Don Gigi Gaia PRESBITERO DIOCESI DI BRESCIA DATA DI NASCITA:16-03-1961 DATA ORDINAZIONE:08-06-1985 TELEFONO:030 2780113 RESIDENZA: VIA ROMA, 81, 25030 RONCADELLE BS vic. parr. Sale di Gussago (1985-1993); vic. parr. Montichiari (1993-2002); parroco Ome (2002-2014); ass. spirit. Fraternità Tenda di Dio dal 2010; parroco Corti di Costa Volpino (2014-2018); parroco Volpino e Piano di Costa Volpino (2015-2018); parroco Roncadelle dal 2018. Incarichi PARROCO RONCADELLE PARROCHIA DI S.BERNARDINO DA SIENA VICARIO ZONALE ZONA SUBURBANA III (TRAVAGLIATO) |
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Don Michele Ciapetti PRESBITERO DIOCESI DI BRESCIA DATA DI NASCITA:13-03-1991 DATA ORDINAZIONE:11-06-2022 RESIDENZA: VIA ROMA, 9, 25030 RONCADELLE BS Vic. parr. Roncadelle dal 2022.
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Don Mauro Cinquetti PRESBITERO DIOCESI DI BRESCIA ANNO DI NASCITA30-06-1978 DATA ORDINAZIONE:08-06-2013 RESIDENZA: VIA ROMA, 81, 25030 RONCADELLE BS Nato nel 1978, originario della parrocchia di Quinzano d'Oglio, si è laureato in Filosofia presso l'Università di Parma nel 2002 e nel 2008 ha conseguito il dottorato di ricerca (PhD) in "Filosofia e antropologia" presso la medesima università. Responsabile Commissione Formazione Presbiteri
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Don Gian Battista Rossi PRESBITERO DIOCESI DI BRESCIA DATA DI NASCITA:17-08-1942 DATA ORDINAZIONE:13-06-1970 RESIDENZA: VIA MARITIRI DELLA LIBERTA', 301 25030 RONCADELLE BS vic. coop. Badia, città (1970-1973) vic. coop. Badia, in Brescia (1973-1987); prete al lavoro (1973-2002); vic. parr. Fornaci, in Brescia e rettore di Verziano (1987-2002); in Guatemala (2002-2007); parroco Azzano Mella (2007-2016); presb. coll. Roncadelle dal 2016.
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Letttera di presentazione del nuovo Curato don Michele Ciapetti:
Una presentazione scritta è qualcosa che si spera diventi inutile il più presto possibile, soppiantata quanto prima dagli incontri e dalla conoscenza personale. In genere, le presentazioni sono troppo imprecise e troppo astratte e, spesso, non riportano che notizie molto banali. Per di più, sono dificili da scrivere. Ma – mentre siamo in attesa del sopraggiungere della sua inutilità – anche una presentazione scritta può trovare il suo senso, o addirittura può diventare necessaria e indispensabile, come è necessaria una porta per entrare in una casa.
Io sono don Michele Ciapetti. Ho trentun anni, sono nato a Brescia e sono cresciuto a Berlinghetto. Più tardi ho studiato storia e filosofia all’università di Padova, prima di cominciare il cammino in seminario, prima cioè che il Signore irrompesse nella mia vita scombinandone i piani nel suo modo tipico, all’improvviso e con molta grazia. A giugno sono stato ordinato presbitero e consegnato alla vostra comunità: da ora, cammineremo insieme. Nonostante abbia letto un po’ di libri sull’argomento, cosa voglia dire “essere un prete” non mi è ancora ben chiaro. Si potrebbe dire che, da un certo punto di vista, a “essere preti” si inizia prima dell’ordinazione, soprattutto con il cammino del seminario, che per me è stato davvero un tempo magnifico di discernimento, di studio e di amicizie. Da un altro punto di vista, invece, si continua a “diventare preti” anche dopo l’ordinazione: niente accade in un attimo, non basta un istante a renderci ciò che non siamo. Si assume tutta la carica del ministero una messa alla volta, una preghiera alla volta, un incontro alla volta. Come solo lui sa fare, Dio apre un cammino, schiude una possibilità. E l’uomo si gioca la sua libertà nel decidere di camminare su quella strada e diventare così quello che è chiamato a essere.
Qui entrate in scena voi, la comunità cristiana di Roncadelle. Per quel poco che capisco, voi sarete i miei maestri. Imparerò da voi cosa vuol dire essere concretamente un prete – cosa vuol dire camminare su questa via nel quotidiano della mia semplice vita. Non servono grandi teorie: serve la compagnia dei fratelli e la fede nel Signore. E serve pazienza, con se stessi e con gli altri. Per questo, vi prego di perdonare in anticipo tutta la mia imperizia. Mi sembra che certe cose si imparino solo facendole. Così, voi siete afidati a me tanto quanto io sono afidato a voi. Non vengo da voi con grandi piani, ma spero e prego che il buon Dio mi conceda di avere, invece di piani e tattiche, uno stile: quello povero e gentile del vangelo. Camminare dietro il figlio di Nazareth, di chi non ha dove posare il capo, significa andare per le strade sempre nuove dell’esistenza, invece che desiderare viaggi organizzati. Sarà un bel cammino da fare insieme!
Don Michele