“ERO MALATO… E MI AVETE VISITATO”

È una delle opere di misericordia richiesta dal Signore a ogni cristiano e a tutta la comunità cristiana. La comunitàcristiana deve prendersi cura dei suoi figli che stanno vivendo una situazione di sofferenza, per offrire non solo una vicinanza umana, pure importante, ma anche e soprattutto per sostenere la loro fede e la loro speranza che sono messe a dura “prova”: e questo, affinché l’esperienza della croce possa essere vissuta santamente, come un’occasione che non ci allontani dal Signore, ma ci faccia crescere nel suo amore e nella capacità di offrirla per il bene di tutti. È un’opera di misericordia che invita i cristiani a rendere presente la “tenerezza” e la “consolazione” di quel Signore che in ogni situazione di vita si prende cura dei suoi figli e li salva. “Prendersi cura” dei malati è un appello rivolto a tutti i cristiani, in primo luogo ai parenti, poi ai volontari e ai ministri straordinari della S. Comunione, ma un dovere pastorale particolare spetta certamente ai sacerdoti. A questo scopo invitiamo i familiari ad avvertire i sacerdoti quando un loro parente è malato in casa o viene ricoverato all’ospedale. Ed è importante che i familiari avvertano i sacerdoti non quando i loro malati sono ormai moribondi e incoscienti, ma quando la malattia comincia a diventare abbastanza seria: allora la visita dei sacerdoti sarebbe accettata positivamente dai malati perché il sacerdote non sarebbe visto con paura come colui che viene a dirti che ormai non c’è più nulla da fare e che presto devi morire!; inoltre ci sarebbe il tempo per fare con calma un cammino di amicizia e di fede insieme a loro e ai loro parenti. Ovviamente se un malato non vuole la visita del sacerdote, si dovrà rispettare la sua volontà; se informati, potremo comunque pregare per loro.


Cos’è

L’Unzione dei Malati o Unzione degli Infermi è il Sacramento istituito da Cristo per unire a sé e confortare i malati, per vincere in loro il potere della malattia, del peccato e della morte. In passato era detta, in maniera impropria, Estrema Unzione, e per questo, nella mentalità popolare, è associato alla paura della morte.